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INVERNO CHE INCOMBE: FACCIAMO PREVENZIONE?

Aggiornamento: 2 nov 2022


Ogni anno l’arrivo dell’inverno e del freddo porta con sé il pensiero e il timore di dover affrontare tutta la serie di piccoli o grandi malanni causati dai diversi microrganismi patogeni, batterici e virali, che si trasmettono per via orale e che prosperano in questo particolare periodo dell’anno. Mai come in questi ultimi due anni, tuttavia, la paura dell’ombra lunga del COVID ha accentuato i timori e le reazioni negative dinanzi a quelli che da sempre sono i segnali tipici dell’arrivo della stagione fredda: un po’ di tosse….il naso colante….qualche starnuto…..un pochino di febbre…..tutte cose che ognuno di noi ha sperimentato svariate volte nel corso della sua vita ma che adesso fanno correre qualche brivido di paura in più. Oggi più che mai il concetto di “prevenzione” e di “innalzamento delle difese immunitarie” è diventato di enorme attualità ed è ormai quotidianamente al centro di ogni dibattito: moltissimi dei microrganismi patogeni responsabili delle affezioni più comuni sono di natura virale, per cui di fatto una reale cura efficace per eliminare l’infezione non c’è. In casi come questi (e il nostro nemico pubblico numero uno di questi anni, ovverosia il Covid, ne fa parte) la migliore arma a nostra disposizione è proprio la prevenzione e l’attenzione al sistema immunitario e alla sua stimolazione.

Una doverosa precisazione iniziale è che in questo articolo non ci addentreremo assolutamente nello spinoso argomento delle vaccinazioni. Non credo sia opportuno soffermarsi in questa sede a dibattere circa la vaccinazione né contro l’influenza e meno che mai contro il Covid: vorrei solo sottolineare l’opportunità di operare la scelta senza condizionamenti esterni e solo dietro opportuno consiglio medico. Quando si parla di prevenzione per le malattie invernali, si pensa subito a questa problematica e alla relativa vaccinazione: in realtà questa è solo una parte dell’intero panorama, e probabilmente nemmeno la principale, ancorchè molto diffusa, dato che riguarda solo una particolare infezione virale, certamente molto debilitante in fase acuta ma di fatto a decorso del tutto benigno (a meno di coesistenza di serie problematiche croniche di salute a carico non solo dell’apparato respiratorio ma anche di quello cardiocircolatorio), caratterizzato da spossatezza e febbre tendenzialmente alta. L’epidemia influenzale si manifesta di solito nella seconda metà dell’inverno, quando le altre sindromi parainfluenzali da raffreddamento si sono già manifestate ampiamente.

Nella grande maggioranza dei casi le patologie stagionali invernali decorrono senza lasciare conseguenze: generalmente tali patologie si superano senza strascichi: è evidente tuttavia che tanto maggiori sono i rischi di complicanze, tanto più utile e preziosa diviene la scelta di attuare strategie preventive. Per fare ciò, può essere utile fare ricorso al mondo degli integratori alimentari, altrimenti definibili nutraceutici.

E’ opportuno ricordare che nulla è strettamente necessario quando si parla di integrazione e supporto, ma spesso alcune scelte strategiche possono fare realmente la differenza

Abbiamo dunque detto che prima del picco influenzale e durante tutto l’arco dell’inverno si presentano altre problematiche di origine virale o batterica, infettive quindi fortemente diffuse nella popolazione, che coinvolgono le vie aeree sia alte che basse: tonsilliti, bronchiti, bronchioliti (molto diffuse e molto debilitanti nei bambini molto piccoli), polmoniti, senza ovviamente dimenticare gli stati di raffreddamento che sono molto più fastidiosi che debilitanti. Tutte queste patologie possono essere ricorrenti, soprattutto nei bambini e negli anziani, creando quel vasto panorama di malattie parainfluenzali che possono rendere l’inverno molto lungo da affrontare e superare.

Entriamo ora nel dettaglio delle strategie preventive di immunostimolazione, sia essa specifica oppure genericamente aspecifica.

IMMUNOSTIMOLAZIONE SPECIFICA: si tratta di preparati a base di lisati batterici, ovvero derivati dei ceppi patogeni, opportunamente trattati al fine di renderli innocui, conservando tuttavia nella struttura le parti in grado di stimolare la produzione di anticorpi da parte dell’organismo da proteggere; l’uso di questi preparati, da concordare con il medico curante, prevede cicli ripetuti, il primo dei quali è consigliato nel mese di settembre; tali prodotti sono indicati per tutte le persone che durante l’inverno ricadono frequentemente in malattie batteriche delle vie aeree con conseguente ripetuto ricorso a terapie antibiotiche. Gli schemi di cura più comuni, come detto, prevedono tre cicli di dieci giorni intercalati da venti giorni di pausa, durante i quali si può pensare di ricorrere ai rimedi immunostimolanti aspecifici.

IMMUNOSTIMOLAZIONE ASPECIFICA: si tratta in questo caso di integratori a base solitamente di VITAMINA C , di Magnesio, di Zinco e di sostanze fitoterapiche (quali a titolo esemplificativo citiamo principalmente Echinacea e Uncaria) che hanno lo scopo di innalzare le difese dell’organismo, cioè la capacità da parte di qualsiasi individuo di difendersi da tutti gli agenti patogeni indistintamente, siano essi batterici o virali. In questa categoria rientrano anche i Probiotici, ovvero i più comunemente noti Fermenti lattici. Va ricordato infatti che la prima e principale difesa dell’organismo risiede a livello della flora batterica intestinale, la cui florida integrità è essenziale per poter affrontare al meglio la lunga stagione fredda.

Le diverse strategie, come detto, non si escludono vicendevolmente: il medico di base o il farmacista possono essere un valido supporto per ottenere gli opportuni consigli.


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