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CHE FASTIDIO QUESTE PUNTURE DI INSETTO!!!

Aggiornamento: 16 gen 2023

Una puntura di insetto in una giornata o serata d’estate è un’evenienza talmente comune che chiunque di noi si trova ad affrontarla più volte nel corso di ogni estate! Il ronzio di una zanzara nel silenzio della notte è di solito la premessa ad una sensazione di prurito destinata a disturbare il sonno, cui segue un ponfo più o meno grande, i cui effetti di solito durano però fortunatamente per un periodo piuttosto breve! Diverso è il discorso se l’insetto in questione è un’ape, una vespa, un tafano o persino un calabrone: in questo caso il dolore sarà molto più acuto nell’immediato e le conseguenze generate dureranno più a lungo. In questo articolo cercheremo di fare un breve focus sugli effetti delle punture d’insetto, su come provare a prevenirle e su come affrontarne gli effetti, limitandoci agli eventi locali: è infatti noto che in casi di particolare sensibilizzazione o in soggetti allergici, le punture di alcuni insetti (le api sono l’esempio più noto) possono generare eventi avversi che vanno ben oltre il ponfo o il prurito localizzato, con interessamenti del respiro, pruriti cutanei estesi a tutto il corpo, arrossamenti diffusi fino a rischi anafilattici potenzialmente molto pericolosi. E’ evidente che l’eventuale comparsa di eventi avversi tra quelli indicati suggerisce di rivolgersi immediatamente ad un medico; è anche vero che la maggior parte dei soggetti allergici (coloro che sanno di esserlo quantomeno…) nella stagione estiva, a casa o in gita, ha sempre con sé il rimedio che il medico ha indicato come quello da utilizzare in caso di emergenza, sia esso del Cortisone (per lo più per uso iniettivo) o delle siringhe di Adrenalina per auto iniezione nei soggetti a più alto rischio.

E’ fin troppo ovvio sottolinearlo, ma il sistema migliore per evitare i fastidi susseguenti alle punture di insetto è quello di fare in modo di evitarle!! Nel caso di vespe e api, il sistema migliore è di fatto quello di non arrecare loro fastidio. Per quanto riguarda zanzare e tafani, esistono in commercio diverse possibili soluzioni, tra le quali:

  • Spray da nebulizzare su tutte le parti esposte: sono sicuramente i rimedi più usati; possono contenere principi attivi quali per esempio l’Icaridina (in percentuale variabile solitamente dal 10 al 20%) oppure Principi attivi di origine vegetale quali Citronella, Geraniolo, Ledum palustre, ecc…

  • Braccialetti imbevuti di sostanze naturali (la più nota è la Citronella, contenuta anche nelle candele vendute in moltissimi negozi) in grado di rilasciare nell’aria per un periodo prolungato vapori ad effetto repellente verso zanzare e tafani

  • Salviettine imbevute delle medesime sostanze di cui sopra, utili soprattutto per bambini o per piccole parti esposte

Non sempre i tentativi di protezione risultano efficaci, per cui ci si trova a dover affrontare gli effetti di una puntura. Se si tratta di punture di api, vespe o tafani, la prima cosa da fare è applicare ghiaccio o, laddove non sia possibile, far correre acqua fresca in abbondanza sulla parte interessata. Normalmente tali punture provocano molto prurito e fastidio e generano un ponfo che si gonfia e si arrossa notevolmente; sono reazioni infiammatorie di origine Istaminergica, ovvero causate dalla liberazione nel sito della puntura di istamina, la stessa sostanza responsabile di tutte le reazioni allergiche; in questi casi il freddo è indicato come primo rimedio sia per tamponare gonfiore e rossore (e lenire il dolore) sia per ridurre la diffusione della tossina, responsabile degli effetti realizzatisi, inoculata con la puntura; anche per questo motivo, è opportuno grattare il meno possibile!

Nei casi in cui ghiaccio o acqua fresca corrente non possano essere rapidamente disponibili, esistono diversi Stick lenitivi che è consigliabile avere sempre con sé in caso di gite: molte contengono Ammoniaca, una sostanza in grado di generare un beneficio assai rapido se applicata al primo insorgere del fastidio successivo alla puntura.

Se tutto questo non dovesse essere sufficiente, è opportuno ricorrere a due diverse tipologie di crema da applicare localmente:

  • Antistaminici: le sostanze più comunemente utilizzate per queste creme sono Prometazina e Difenidramina; leniscono il prurito e combattono la reazione istaminergica facendo regredire i piccoli ponfi successivi alla puntura; normalmente indicate per piccole punture, soprattutto di zanzara, non richiedono solitamente riapplicazioni successive

  • Cortisonici (con o senza Antibiotico): sono indicati quando la reazione è di maggiore entità o quando rossore, gonfiore e turgore del ponfo generato dalla puntura tendono a permanere più a lungo; sono da applicare per più volte fino a regressione della sintomatologia. Da ricordare che queste creme devono essere utilizzate solo dopo parere del medico.

Lo scopo principale di qualsiasi rimedio si adotti, sia esso preventivo o curativo, è dunque quello di evitare la diffusione della reazione allergica infiammatoria, passando ovviamente attraverso l’effetto lenitivo locale dei sintomi successivi alla puntura.

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