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PEDICULOSI



UN COMPAGNO DI “SCUOLA” CHE NON MANCA MAI DI FAR COMPAGNIA


Quando si affronta, che questo accada in farmacia con i clienti interessati al problema oppure in differenti contesti tra amici e colleghi, la questione della pediculosi, le reazioni sono quasi sempre improntate al fastidio: la sola idea genera repulsione!


Eppure il problema delle infestazioni da pidocchi, soprattutto negli ambienti scolastici, dove la promiscuità e il contatto diretto sono a livello forzatamente elevatissimo, è molto diffuso.


Le infestazioni da parassiti non riguardano solo i capelli, ma la pediculosi del capo, di cui ci occupiamo in questo articolo, è di gran lunga la più diffusa oltre che quella di maggiore interesse per le famiglie.


E’ ormai noto che il livello di igiene è del tutto ininfluente sulle possibilità di contrarre i pidocchi: non è affatto vero che un individuo con pidocchi o lendini è colpevole di lavarsi poco o male!! Questo luogo comune è ormai dimostrato essere falso: anzi, paradossalmente, le probabilità di contagio si riducono se il capello è meno pulito a causa di una sorta di effetto barriera esercitato dal sebo e dal grasso; va da sé che non è ovviamente, questo, un suggerimento ad abbassare il livello di pulizia dei capelli per ridurre le possibilità di contagio; in realtà ogni individuo ha peculiari caratteristiche in termini di ricettività, differenti anche all’interno del medesimo nucleo familiare da un fratello ad un altro.


La pediculosi del capo si trasmette per contatto e per vicinanza, diretta o attraverso l’utilizzo di indumenti comuni, sui quali l’animale può sopravvivere sia pur per un periodo forzatamente breve (infatti il pidocchio è un parassita che necessita in quanto tale di un ospite da cui trarre sostentamento); una volta infestato un individuo, il parassita inizia il suo ciclo vitale che prevede la deposizione delle uova, le cosiddette lendini, assai più difficili da eradicare rispetto al semplice animale. E’ chiaro che, data la modalità di contagio, la misura preventiva più efficace è senz’altro evitare il contatto, per cui la cosa migliore da fare sarebbe tenere a casa i bambini o, se si tratta di adulti, evitare di frequentare ambienti affollati o dove stare in contatto con altri individui, almeno fino alla scomparsa senza ricomparsa dopo qualche giorno di animali vivi. Buona norma è controllare regolarmente un bambino o un altro individuo a rischio contagio soprattutto nelle zone del capo dove i pidocchi si annidano e depositano le lendini, ovvero nella zona vicino alle orecchie e dietro la nuca.


Abbiamo detto che normalmente gli ambienti scolastici sono quelli con più alto rischio di contagio: è chiaro che scrivere ad una mamma di tenere a casa i propri figli fino a risoluzione del problema è un consiglio che si scontra con problematiche di gestione logistica e pratica soprattutto, ovviamente, da parte di madri che lavorano; sono consapevole della cosa, ma non posso esimermi dal sottolineare le possibili conseguenze in termini di estensione del contagio che, a chiusura del cerchio, potrà riguardare gli stessi bambini già interessati in precedenza: contro i pidocchi non ci si immunizza!!


Per quanto riguarda invece i trattamenti, possiamo distinguere due grandi filoni:


-Prodotti da contatto (geli, schiume, lozioni e frizioni)


-Prodotti di lavaggio (shampoos)


In linea generale i primi sono più efficaci dei secondi, sia per la varietà delle composizioni contemplate, sia per la concentrazione dei principi attivi contenuti, sia per il tempo di permanenza delle sostanze attive stesse a contatto con il parassita; ad entrambe le tipologie di prodotto deve affiancarsi un adeguato sistema di controllo e rimozione fisica con pettini idonei a denti fitti possibilmente metallici.


Gli shampoo possono essere molto efficaci in uno stadio precoce della pediculosi perché le Piretrine (naturali o di sintesi che siano) spesso in essi contenute sono in grado di uccidere il Pidocchio per azione sul suo sistema centrale; nonostante questa provata efficacia, il mio consiglio è di non limitarsi al solo trattamento con uno shampoo ma di abbinare anche i prodotti da contatto (contenenti Piretrine oppure Olii naturali ad azione antiparassitaria oppure ancora Dimeticone a seconda se la loro azione terapeutica si prevede si esplichi per paralisi del sistema nervoso del parassita o per soffocamento).


La gamma di rimedi a disposizione degli interessati è, oggi, molto ampia e consente la scelta, guidata dal consiglio del farmacista, del prodotto più indicato.



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