Da qualche anno si parla di un progetto che è ora alle porte: la FARMACIA DEI SERVIZI, ovvero l’idea di plasmare in modo un pochino diverso e certamente più completo ed evoluto il ruolo della farmacia sul territorio, non più solo come punto di distribuzione di farmaci e rimedi per il ripristino dello stato di salute, ma anche come centro cui rivolgersi per verificare la propria condizione e prevenire per quanto è possibile l’insorgenza, o eventualmente limitarne gli effetti, delle più comuni patologie croniche.
Focus principale di tutto questo progetto è sicuramente quello di fare PREVENZIONE ed EDUCAZIONE ALLE CURE: intercettare possibili futuri casi di insorgenza di patologie, organizzando campagne di screening (colon retto, diabete, pressione, colesterolo,…..), ed assicurarsi che i pazienti seguano correttamente gli schemi di cura prescritti dai medici di base o dagli specialisti ospedalieri.
Iniziamo con questo articolo un percorso che prenda in considerazione le principali problematiche croniche verso le quali si può provare a fare reale prevenzione sfruttando i servizi che la FARMACIA DEI SERVIZI può mettere a disposizione quotidianamente: problemi cardiovascolari, diabete, colesterolo sono ancora oggi tra le principali cause di morbilità nella popolazione.
PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE
Le conseguenze patologiche di un controllo inadeguato della funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio sono ancora oggi tra le principali cause di accesso a visite mediche (specialistiche o no), al pronto soccorso per eventi acuti (che possono essere anche fatali o gravemente invalidanti) e in farmacia per l’acquisto dei farmaci prescritti; questo rende ancora oggi le problematiche cardiovascolari la principale causa di malattia cronica.
La prevenzione cardiovascolare è semplicemente l’insieme delle strategie che tutto l’apparato sanitario dovrebbe attuare per monitorare la popolazione al fine di ridurre o anticipare i possibili effetti avversi (acuti e fatali o cronici e invalidanti) conseguenti a un malfunzionamento del sistema circolatorio e del cuore che ne è il fulcro.
Negli ultimi anni gli organismi competenti a livello nazionale e internazionale hanno stilato una TABELLA DEI FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE, frequentemente rivista in modo opportuno per adattarsi quanto più possibile alla popolazione e ai risultati riscontrati sul campo.
Gli elementi elencati in questa tabella comprendono:
- FATTORI NON MODIFICABILI (età, sesso, familiarità…più si va avanti negli anni e maggiore è statisticamente il rischio di incorrere in un evento acuto quale infarto o ictus per esempio; gli uomini hanno una maggiore predisposizione delle donne e una storia familiare positiva per queste problematiche aumenta le probabilità che tali eventi possano ripetersi): su questi fattori non si può intervenire per apportare correttivi; non si può modificare il proprio codice genetico né cancellare l’incidenza dell’ereditarietà di rischi cardiovascolari né fermare il tempo che scorre; si deve però fare informazione in modo che gli individui interessati siano sensibilizzati a un più attento e assiduo controllo per evitare di intervenire troppo tardi.
- FATTORI MODIFICABILI (ipertensione arteriosa, peso, colesterolo, diabete, fumo, non corrette abitudini alimentari, stile di vita, BMI ovvero indice di massa corporea): sono, questi, tra i principali elementi che aumentano le probabilità di problematiche cardiovascolari a causa dell’impatto negativo su un sistema cardiovascolare costretto a lavorare in condizioni di affanno e di sovraccarico; vasi sanguigni intasati di placche di colesterolo, induriti da anni di fumo, sono un ostacolo al corretto flusso di sangue attraverso un corpo eccessivamente appesantito che richiede al cuore uno sforzo eccessivo per assolvere al suo ruolo di pompa!!
E’ evidente che l’obiettivo di tutto l’apparato sanitario, nell’ottica di fare prevenzione cardiovascolare, debba essere quello di ridurre l’impatto degli elementi elencati nel secondo gruppo di Fattori di rischio.
Il principale target è il controllo dello stato di Ipertensione arteriosa, che potremmo definire come un innalzamento della pressione, e quindi della resistenza, nei vasi sanguigni arteriosi contro cui il cuore deve lavorare per spingere il sangue in tutto il corpo.
Le linee guida internazionali classificano i valori di pressione entro tre grandi categorie:
- Pressione adeguata (P.sistolica, cioè “la massima”, inferiore a 120mmHg; P.diastolica, cioè “la minima”, inferiore a 80mmHg)
- Stato di Pre-ipertensione (P.sistolica compresa tra 80 e 90 mmHg; P.diastolica compresa tra 120 e 140 mmHg)
- Ipertensione arteriosa (di grado moderato o grave, con valori superiori ai limiti sopra definiti)
Il controllo della pressione, domestico, ambulatoriale o in farmacia, dovrebbe essere la prima semplice strategia da attuare, in modo particolare da parte di tutte quelle persone che possono ritrovarsi, chi più chi meno, in uno o più dei fattori di rischio di cui sopra. I risultati di questi controlli devono essere condivisi con il medico di base e, se del caso, con uno specialista del settore: i valori di pressione riscontrati da ogni individuo vanno contestualizzati nella sua condizione di salute generale; non è detto che i medesimi limiti di pressione siano adeguati ed accettabili per ciascuno.
Questo elemento deve essere molto chiaro: è essenziale allargare il quadro e questo resta di competenza del medico curante, così come definire gli opportuni interventi correttivi da attuare caso per caso.
Al fine di aumentare la sensibilizzazione, l’informazione e il controllo dello stato del sistema cardiovascolare, negli ultimi anni sono nate in farmacia delle campagne di screening in collaborazione con alcune aziende del settore:
le giornate di misurazione gratuita della pressione arteriosa o la campagna Farmacia Amica del Cuore sono solo alcuni degli esempi che si possono citare.
Lo scopo di queste campagne è quello di mettere a disposizione dei pazienti (e dei medici) le strumentazioni idonee a rilevare i valori di quei fattori modificabili di cui abbiamo parlato poco fa: oltre alla misurazione della pressione, è oggi possibile eseguire Elettrocardiogrammi, Monitoraggi nelle 24 ore della pressione (Holter pressorio) e della funzionalità cardiaca (Holter ECG), tutti refertati in breve tempo da Cardiologi accreditati; è da tempo possibile verificare il proprio livello di Colesterolo, definire il Profilo lipidico completo e misurare Glicemia ed Emoglobina Glicata con apparecchiature via via sempre più sofisticate; è altrettanto possibile verificare il peso e la composizione corporea con una bilancia apposita (misurazione di Impedenziometria).
Durante le campagne di screening, la raccolta di questi dati analitici consente di compilare semplici questionari che diano al paziente e al proprio medico una visione un pochino più dettagliata del profilo di rischio cardiovascolare.
Questi servizi sono sempre disponibili in farmacia per chiunque sia interessato.
L’obiettivo è principalmente quello di sollecitare e invitare non tanto le persone con una storia nota di problemi cardiovascolari (quindi già sottoposti dal personale medico a controlli costanti), bensì tutta quella larghissima parte di popolazione che non si sottopone quasi mai ad accertamenti: riuscire a sensibilizzare, incuriosire e attrarre queste persone a un controllo del proprio stato di salute cardiovascolare è fare PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE.
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