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DIMAGRIRE IN MODO EQUILIBRATO

Come ogni anno, i primi tepori della primavera, i primi raggi di sole e lo sbocciare di suoni e colori della natura che si risveglia, ci ricordano che a breve sarà estate….e con l’estate e il caldo ecco affiorare alla mente il pensiero del momento in cui ci si dovrà misurare con la famigerata e temutissima “prova-costume”!! Mesi e mesi di sostanziale disinteresse, poca o nulla attività fisica, scarsa o comunque ridotta attenzione all’alimentazione, magari comodamente infagottati dentro caldi e avvolgenti maglioni per poi rendersi conto che urge correre ai ripari!!! Ma è davvero così? Ovviamente no, chiaramente no, quantomeno non lo è per la maggioranza di noi! Tuttavia da questo incipit un pochino scherzoso possiamo trarre diversi spunti di riflessione per addentrarci nel tema di questo articolo: il controllo del peso e i rimedi ad azione dimagrante!

Il controllo del peso e degli inestetismi fisici è certamente un problema molto diffuso nella nostra società, questo è innegabile; non che in passato questo interesse non ci fosse, ma soprattutto negli ultimi decenni il problema dell’immagine e dell’apparenza è chiaramente divenuto molto più pressante, in particolar modo in concomitanza con la crescita e la diffusione del cosiddetto “mondo social”.  In realtà, anche se probabilmente quasi nessuno può dirsi sinceramente del tutto indifferente al proprio stato di forma e al proprio aspetto esteriore, il controllo del peso corporeo dovrebbe essere un obiettivo primario per tutti al solo scopo di migliorare il proprio stato di salute: fisico ma anche psicologico, perché è assolutamente chiaro che la determinazione di sé stessi passa attraverso diversi livelli tra cui anche la soddisfazione della propria immagine.


Ripercussioni di sovrappeso e obesità

Da un punto di vista fisico, molto velocemente possiamo ricordare che le principali ripercussioni di sovrappeso e obesità possono essere a carico dell’apparato muscolo-scheletrico e dell’apparato cardiovascolare (le articolazioni vengono sovraccaricate, i muscoli poco allenati sono costretti a un lavoro di intensità superiore per consentire movimento e spostamenti, il cuore deve pompare sangue per garantire adeguato nutrimento ad un organismo di dimensioni maggiori della norma, il sistema artero-venoso si ritrova con un sangue più grasso e più ricco di colesterolo e conseguentemente maggiormente soggetto a ostacoli nel suo defluire).

Se dunque l’obiettivo è STARE BENE, la prima cosa da scordare sono le corse dell’ultimo minuto, il provare a porre rimedio, il cercare delle scorciatoie. Non è l’arrivo dell’estate e della “prova-costume” che deve motivarci…..è la consapevolezza che “stare bene ci fa bene”….sempre, non solo quando arriva il momento di indossare indumenti più leggeri!

Sappiamo però che, chi più chi meno, in questo periodo dell’anno un’occhiata in più allo specchio siamo tutti tentati di darla, e in un contesto come questo, è chiaro che il mercato offre una gamma di scelte realmente amplissima, talmente vasta da rischiare di creare confusione. Addentrarsi in questa sede in modo analitico nel panorama delle tantissime diete proposte qui e là non è fattibile, così come non ha senso pensare di analizzare dettagliatamente le diverse sostanze presenti nei prodotti allestiti e commercializzati allo scopo di aiutare a correggere una condizione di sovrappeso o di ridotta funzionalità del microcircolo periferico, causa principale degli inestetismi della cellulite. Alcune considerazioni possono tuttavia essere interessanti, quantomeno per delineare alcune linee guida, diverse e specifiche a seconda della condizione di ciascun individuo.


L'importanza dell'alimentazione

Prima di entrare nel merito della questione, giova fare una considerazione fondamentale: se si vuole tenere sotto controllo il peso, è necessario porre la massima attenzione all’alimentazione! È del tutto insensato pensare di ricorrere a rimedi dimagranti se non si parte dal porre attenzione a ciò che si mangia. Sembra banale e scontato, eppure è proprio a tavola che inizia tutto quanto: il cibo è, difatti, sia la via di sostentamento dell'organismo, sia una delle principali fonti di appagamento e piacere per l’essere umano. Ciò che mangiamo ci fornisce il nutrimento che serve per alimentare una macchina assai complessa quale il corpo umano, in cui esistono innumerevoli circuiti metabolici che necessitano di energia per potersi attivare, ma che non distinguono affatto se i nutrienti necessari arrivano da una pietanza prelibata o da un sostitutivo dei pasti privo di gusto o magari preparato in laboratorio. Tuttavia è assolutamente innegabile che dal cibo l’uomo ricavi una fonte di piacere e appagamento emozionale, ed in questo caso ciò che ci si ritrova nel piatto fa totalmente la differenza. Esistono infatti dei centri cerebrali del piacere (circuiti alimentati da un trasmettitore che si chiama Dopamina) che ricevono appagamento dall’esperienza dei sensi verso il cibo: vista, olfatto e gusto, adeguatamente sollecitati dai colori, dai profumi e dagli aromi, mandano impulsi ad una parte del nostro cervello che li decritta e ci permette di provare una sensazione di piacere, tanto più intenso e appagante quanto più intense saranno state tali sollecitazioni sensoriali. Alla luce di queste considerazioni, è chiaro che un percorso di dimagrimento comporta principalmente la consapevolezza del sacrificio che è necessario affrontare, sia da un punto di vista fisico (la riduzione dell’apporto calorico comporta inevitabilmente maggiore affaticamento e minore vigoria), sia da un punto di vista psicologico ed emozionale (viene meno una fonte di piacere, cui da secoli l’uomo si rivolge con un atteggiamento edonistico molto sviluppato). Peraltro, le diete dimagranti più efficaci sono quelle lente e graduali, in cui il peso finale dovrà essere raggiunto in un tempo tanto lungo quanto maggiore è il calo ponderale complessivo. Maggiore il tempo richiesto, maggiore sarà anche la forza di volontà necessaria, e maggiore sarà anche il sacrificio necessario. Non è un caso se nel recente passato alcuni medici specialisti in ambito nutrizionale rilasciavano ai pazienti prescrizioni di farmaci antidepressivi (per esempio la Fluoxetina, farmaco in grado di agire come riequilibratore serotoninergico) come supporto durante il periodo, prevedibilmente piuttosto lungo, di regime alimentare ipocalorico.

Qualora si ritenga opportuno ricorrere ad un supporto esterno, il primo passo è comprendere quali siano i reali bisogni e quali gli eccessi su cui agire: in altre parole, è necessario imparare a conoscere sé stessi, sia dal punto di vista delle proprie abitudini alimentari e dello stile di vita, sia da quello della propria composizione corporea. Individui diversi con differenze sostanziali sotto ambedue gli aspetti richiederanno supporti differenti.


La bilancia impedenziometrica

Per conoscere la propria costituzione, in farmacia oggi è possibile trovare un sistema di monitoraggio molto efficace: la BILANCIA IMPEDENZIOMETRICA. Con questo strumento è possibile analizzare in modo dettagliato la composizione corporea, scomponendo il peso complessivo tra massa grassa, massa magra e grado di idratazione; si può analizzare la distribuzione dei diversi elementi tramite il passaggio di una corrente a bassissima intensità (assolutamente innocua e non percepibile) attraverso il corpo (dalla punta delle dita alla pianta dei piedi); il principio di base è che grasso, acqua e muscoli hanno una diversa capacità di condurre la corrente elettrica, per cui in base al grado di conduzione rilevato distretto per distretto si potrà valutare la preponderanza di un elemento rispetto agli altri. Ciò che se ne ricava è una indicazione su dove poter agire selettivamente per ridurre il grasso corporeo; si può inoltre avere un’indicazione di massima del peso e della composizione corporea ideali al fine di avere non solo un punto di partenza ma anche un obiettivo cui tendere. In pochi minuti ciò che si ottiene è un report dettagliato, con indicazioni numeriche ben illustrate anche graficamente: una fotografia che costituisce un aiuto nel monitoraggio lungo il cammino che, ricordiamolo, non deve mai essere né casuale né rapido.

A proposito della determinazione del peso finale da raggiungere è opportuno evitare di decidere autonomamente tale limite senza eventualmente essersi consultati anche con un nutrizionista, soprattutto se il calo ponderale previsto dovesse risultare particolarmente significativo. 


Integratori alimentari

Entriamo ora nel dettaglio dei possibili rimedi. È necessario ricordare subito un elemento fondamentale: un integratore alimentare, che contenga uno o più dei tanti elementi (spesso di origine fitoterapica) impiegati nel campo del controllo del sovrappeso, non è assolutamente privo di rischi né di interazioni con altri farmaci: non si deve commettere mai l’errore di pensare che un integratore in quanto tale, cioè non medicinale, sia privo di effetti collaterali. 

Un altro concetto fondamentale, già in qualche modo accennato, e strettamente connesso con la questione della composizione corporea, è che “non tutto è per tutti”: a seconda delle caratteristiche specifiche di ogni individuo, i prodotti idonei potrebbero essere del tutto differenti, per cui è del tutto sconsigliabile affidarsi al passaparola o provare a ripetere l’esperienza di un conoscente. A titolo puramente esemplificativo, due individui con ugual peso e BMI (Indice di Massa Corporea, parametro che correla peso e altezza) ma con diversa preponderanza di massa grassa, con diversa quantità di liquidi in eccesso, con diverse abitudini alimentari (diete magari particolarmente ricche di carboidrati piuttosto che di grassi) richiederanno supporti e rimedi che potrebbero essere totalmente differenti tra loro. 

Come detto, le sostanze contenute nella maggior parte degli integratori e dei rimedi volti a coadiuvare le diete “dimagranti” possono interagire con le terapie farmacologiche; citiamo solo pochi esempi:

  • Fibre igroscopiche (cioè in grado di attirare grandi quantità di acqua): il loro scopo è indurre rapidamente un senso di sazietà rigonfiandosi nello stomaco: queste fibre (per esempio il Glucomannano, il cui impiego è noto e diffuso da molti anni) assunte con abbondante acqua si rigonfiano creando una massa che ha il duplice obiettivo di distendere le fibre muscolari della parete dello stomaco (generando un messaggio che dallo stomaco giunge al cervello: “Sono pieno!! Sono sazio!!”), e di inglobare fisicamente parte dei grassi e degli zuccheri contenuti nel pasto; è essenziale ricordare che questo effetto di assorbimento non è selettivo, per cui eventuali farmaci assunti ai pasti potrebbero rimanere intrappolati e quindi essere meno efficaci.

  • Chitosano Garcinia Citrus: Un paziente in terapia con farmaci per il controllo del diabete o delle dislipidemie (colesterolo, trigliceridi) deve aspettarsi un’interazione se decide di introdurre integratori che riducano l’assorbimento degli zuccheri o dei grassi o ne aumentino il metabolismo. In alcuni casi questa interazione può essere positiva, in altri negativa; qualsiasi terapia in atto deve essere comunicata al farmacista e al medico.

Per finire, vediamo ora alcuni esempi di sostanze spesso presenti negli integratori coadiuvanti nelle diete dimagranti:

  • ANANAS: favorisce l’eliminazione del grassi contrastandone l’accumulo nei tessuti

  • CAFFEINA e THE VERDE stimolano il metabolismo basale grazie alle loro proprietà termogeniche (l’aumento della caloria e della temperatura determina un aumento della funzionalità dei processi metabolici)

  • GUARANA’ e MATE’: conosciute come sostanze ad azione stimolante sul sistema nervoso autonomo, sono utili in quanto in grado di attivare il metabolismo in generale ed in particolare quello dei grassi

  • GARCINIA e GYMNEMA attivano specificamente il metabolismo del colesterolo e degli zuccheri

  • ORLISTAT: sostanza poco diffusa ma molto efficace in particolare nelle diete tendenzialmente ricche di grassi in quanto ne inibisce selettivamente l’assorbimento; ha un pesante effetto avverso perché i grassi non assorbiti dalla dieta si riversano direttamente nelle feci rendendole più scorrevoli, con rischio di aumentato senso di urgenza all’evacuazione intestinale

  • FUCUS, ricco di Iodio, è estremamente efficace per aumentare il metabolismo basale ma fortemente controindicato nei casi di alterata funzionalità della tiroide

  • TARASSACO, BETULLA, GRAMIGNA, ORTHOSIPHON: sono sostanze ad azione spiccatamente favorente la diuresi, per cui risultano estremamente preziose sia nei casi di aumento della ritenzione idrica sia nei casi di eccesso di cellulite localizzata

  • RHODIOLA: è una sostanza ad azione serotoninergica, particolarmente indicata nei casi di “fame nervosa”

Come si può dunque comprendere, l’argomento è molto più complesso di quanto si possa pensare per cui è assolutamente fondamentale avere le idee chiare ed affidarsi al consiglio di persone esperte e competenti.


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